Il CUORE DEL NEONATO
Il cuore del neonato e quello del bambino non rappresentano esattamente la versione più piccola del cuore dell’adulto.
È un cuoricino che sta ancora maturando e, pertanto, potrebbe avere ancora delle piccole pervietà presenti dall’epoca prenatale, e fisiologiche anche dopo la nascita, come:
- il Forame ovale pervio: piccola comunicazione tra l’atrio sinistro e l’atrio destro che nella maggior parte dei casi va incontro a chiusura nei primi anni di vita. Essendo una comunicazione fisiologica, non comporta nessun rischio per i bambini. Talora il forame ovale può rimanere pervio sino all’età adulta, non costituendo di per sé una patologia;
- il Dotto arterioso pervio: comunicazione tra le due grandi arterie: aorta e polmonare. Normalmente, tende a chiudersi spontaneamente nei primi giorni di vita. Se ciò non accade, le conseguenze fisiopatologiche della pervietà del dotto arterioso dipendono dalle sue dimensioni e dall’età del bambino.
In entrambi casi sarà il cardiologo pediatra a stabilire i tempi dei controlli.
Cardiopatie congenite
Le cardiopatie congenite rappresentano un gruppo eterogeneo di malformazioni a carico del cuore o dei grandi vasi intratoracici. Le cardiopatie congenite sono le più frequenti malformazioni riscontrabili nella vita fetale e dopo la nascita. Possono essere semplici o complesse, a seconda che riguardino un solo difetto (ad es. difetto interventricolare, difetto interatriale, stenosi valvolare) oppure più difetti associati tra loro.
La causa delle cardiopatie congenite non è ancora del tutto nota, ma in alcuni casi sono associate ad anomalie genetiche.