QUALI DROGHE DANNEGGIANO IL CUORE
Tutte le principali droghe conosciute (cocaina, anfetamine, ecstasy, cannabis, oppioidi, droghe “da sballo”, ma anche tante altre sostanze naturali o sintetiche), hanno un effetto cardiotossico e possono determinare o favorire l’insorgenza di ogni tipo di patologia cardiaca, anche grave o mortale come Aritmie, Infarto miocardico, Cardiomiopatie, Scompenso cardiaco, Endocarditi, Edema polmonare, Sincope, Ipertensione arteriosa e polmonare, Trombosi vascolare, Dissezione aortica, Ictus/Emorragia cerebrale e Morte improvvisa.
Circa ¼ degli infarti del miocardio nei soggetti giovani (18-45 anni) sono secondari a sostanze stupefacenti.
Come agiscono le droghe?
Danneggiano le coronarie (i vasi che irrorano il cuore), favorendo: una precoce e accelerata formazione di placche aterosclerotiche con ostruzione del lume vasale; la trombosi spontanea anche su vasi sani; il vasospasmo; la dilatazione patologica e perfino la rottura dei vasi.
Danneggiano il muscolo cardiaco con morte delle cellule, provocando infiammazione (miocardite), dilatazione (cardiomiopatia dilatativa) o ispessimento (ipertrofia) del cuore. Condizioni che, se non diagnosticate e curate, possono portare a scompenso cardiaco.
Agiscono sul sistema nervoso autonomo e sui canali ionici favorendo l’insorgenza di vari tipi di aritmie, a volte letali. Favoriscono alterazioni della pressione arteriosa, della coagulazione e delle valvole cardiache.
Le malattie cardiache da droghe possono manifestarsi in maniera acuta (generalmente temporalmente associata e proporzionale all’ultima dose assunta) e/o in maniera cronica.
Quindi, anche i soggetti che non hanno alcuna sintomatologia acuta dopo l’assunzione, se continuano ad assumere droghe, possono sviluppare nel tempo un danno cardiaco.